Come prendersi cura dei kokedama - Blossomfiori
2916
page-template-default,page,page-id-2916,wp-custom-logo,theme-bridge,woocommerce-demo-store,woocommerce-no-js,woo-variation-swatches,wvs-behavior-blur,wvs-theme-bridge,wvs-show-label,wvs-tooltip,ajax_fade,page_not_loaded,,vss_responsive_adv,footer_responsive_adv,hide_top_bar_on_mobile_header,qode-content-sidebar-responsive,columns-3,qode-product-single-wide-gallery,qode-theme-ver-10.1.1,wpb-js-composer js-comp-ver-7.9,vc_responsive
 

Come prendersi cura dei kokedama

COS’È UN TERRARIO?

I terrari sono piccoli mondi vegetali sotto vetro, pezzi d’arredo viventi che sfruttano il ciclo dell’acqua per essere autonomi.

Questi piccoli ecosistemi perfettamente funzionanti sono in grado di sopravvivere con poche nebulizzazione d’acqua ogni 3 o 4 mesi.

Voi direte, ma come fanno le piantine a sopravvivere all’interno di un barattolo chiuso senza ricambio d’aria? La chiave sta nei loro processi chimici: Di giorno fanno la fotosintesi, ovvero utilizzano la luce del sole, l’acqua e l’anidride carbonica per produrre glucosio, fondamentale per le loro funzioni vitali, e ossigeno prodotto come scarto. Di notte invece in assenza di luce avviene la reazione contraria ovvero la respirazione cellulare che impiega l’ossigeno prodotto durante il giorno e parte del glucosio per produrre anidride carbonica e acqua sotto forma di vapore acqueo che successivamente condensa sulle pareti di vetro rendendosi di nuovo disponibile ad essere assorbito dalle radici della pianta.

Questo stupefacente “loop naturale” permette alle piccole piantine di vivere all’interno di barattoli chiusi necessitando di pochissime cure.